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lunedì 4 febbraio 2013

WhatsAppari in rivolta

Negli ultimi giorni non si fa che parlare d'altro:
i 79 centesimi che WhatsApp pretenderà dopo il primo anno di utilizzo dell'app han fatto più notizia di qualsiasi altra cosa.



La sommossa popolare sembra già pronta a partire perchè, a quanto pare, la maggioranza di noi proprio non ci sta a pagare una applicazione nata come gratuita!
Ormai la notizia è ufficiale: saranno necessari 79 centesimi (89 cent per i possessori di iPhone) per poter utilizzare l'applicazione di Brian Acton e Jan Koum dopo il primo anno di utilizzo.
C'era però chi se lo aspettava ormai da tempo; prima o poi qualcuno avrebbe deciso di guadagnare anche qui, era prevedibile!
WhatsApp è infatti diventato un fenomeno di massa che sostituisce completamente gli Short Message System (SMS) a favore dell'utilizzo di traffico dati.
Il risparmio che si associa a questa applicazione infatti è notevole: basta avere una connessione internet e i messaggi diventano infiniti, cosa non buona per le compagnie telefoniche che negli ultimi periodi hanno deciso di adeguarsi abbinando ormai quasi sempre anche internet ai classici piani tariffari!
La cifra esigua di 79 centesimi sembra però non rassicurare gli utenti che affermano di non starci e di esser disposti a testare nuove applicazioni pur di risparmiare.
Se difatti da un lato i creatori di WhatsApp sono a un bivio: inserire pubblicità o rendere l'applicazione a pagamento, dall'altro gli utenti sono già pronti ad aprir la porta ad altre applicazioni comeViber che non aspettano altro.

E' quindi l'inizio della "guerra"?



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